Crocifisso processionale

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Il Cristo crocifisso, di bella fattura, fu commissionato nel 1715 dalla Confraternita antoniana allo scultore Giovanni Bonazza, per Lire 186.

Il Cristo è posto su una croce definita da due tronchi lavorati a tutto tondo con nodosi rami recisi. La figura presenta una forte asimmetria nell’andamento del corpo, con il braccio sinistro più staccato dalla croce e ruotato nella spalla, a cui fa da contrappunto la postura della gamba destra, che avanza sulla sinistra, il tutto all’interno di un avvitamento del corpo di chiaro sentire tardo-barocco. Il perizoma, basso sui fianchi, si avvolge in pieghe e risvolti ad una doppia corda annodata sul fianco destro ed il drappeggio è impreziosito da una bordura frangiata.

L’opera raffigura il Cristo spirante, con il capo reclinato sulla spalla destra, la bocca semiaperta, gli occhi socchiusi. La tipologia del volto con lo zigomo molto pronunciato, la guancia infossata, l’arcata sopraccigliare alta e definita, la barba corta e bipartita a piccole ciocche, la mossa capigliatura portata dietro l’orecchio sinistro con una ciocca che ricade sulla guancia, il naso sottile e diritto, sono caratteri che si ritrovano ripetuti nelle sculture dell’autore.

Il bel cartiglio dorato è decorato da una fitta bulinatura. All’incrocio delle braccia della croce si trova una raggiera dorata, il cui tema ricompare come decoro nell’aureola anch’essa dorata, posta sul capo del Cristo.

La perfetta esecuzione a tutto tondo del soggetto scultoreo e la lunghezza della croce sono tipici di questi crocifissi professionali.