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Supplica "Pane dei Poveri"

La devozione al Pane dei Poveri nacque da uno dei tenti miracoli del Santo operato poco dopo la sua morte. Un tenero pargoletto di nome Tommasino cadde in un recipiente d'acqua e miseramente annegò. La madre ricorse fiduciosa al Santo, promettendogli di dare ai poveri una quantità di frumento equivalente al peso del bambino, se questi fosse ritornato in vita. Il Santo ascoltò la promessa della donna infelice, la esaudì e operò il prodigio, dando così origine a quella devozione che nel secolo XIII fu detta "Pondus pueri" - "Il Peso del Fanciullo" e che inseguito si chiamò il Pane dei Poveri di sant'Antonio di Padova. I genitori promettevano a sant'Antonio tanto pane quanto era il peso dei loro ragazzi, affinchè li proteggesse dalle epidemie e dagli altri mali. La Pia pratica, scemata nel medioevo, andò poi scomparendo. Soltanto sullo scorcio dell' '800 rifiorì, diffondendosi in tutto il mondo.

O amabile S. Antonio,

che hai ottenuto il privilegio di stringere tra le tue braccia il Bambino Gesù,

ottienimi dalla sua bontà la grazia che nell’intimo del mio cuore ardentemente desidero.

(Si dica la grazia che si ha nel cuore)

O glorioso S. Antonio,

tu che fosti così sensibile alle necessità dei fratelli e sempre pronto e generoso nel prestare a tutti soccorso,

fa che anch’io sia capace di liberarmi da ogni forma di egoismo,

sappia rinunciare a qualche cosa di superfluo per aiutare quelli che sono privi anche nel necessario,

e meritare così la misericordia di Dio.

Della mia gratitudine ti sia pegno l’offerta che ti offro in soccorso dei poveri,

con i quali mi sia dato un giorno,

per grazia di Gesù redentore e per la tua intercessione,

di possedere il regno dei cieli. 

Amen!

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