MERA set 2021

Anticipazioni del numero di settembre 2021 delle rivista "Messaggero dei Ragazzi".

Finalmente in classe nel numero di settembre del «Messaggero dei Ragazzi»

L’intervista alla portavoce italiana dei Fridays for Future, l’infografica della sostenibilità, la custodia del creato con piccoli gesti concreti nel fumetto Yasmina, la solidarietà antidoto alle catastrofi, la relazione equilibrata con il denaro

Giovani studentesse felici di ritornare a scuola (finalmente in presenza!) campeggiano nella copertina del «Messaggero dei Ragazzi» di settembre, disegno di Sveva Pivato, prima classificata al contest rivolto ai lettori del MeRa nei mesi scorsi (altre copertine saranno pubblicate nel numero di ottobre). All’interno, il dossier “La nuova scuola” di Laura Pisanello racconta la trepidazione di alunni, corpo docente e famiglie di frequentare un anno scolastico nuovamente in presenza. E chi, se non la scuola di Vo’, il primo paese dove furono accertati i primi casi e decessi per Covid-19 all’inizio della pandemia nel 2020, e di Lozzo Atestino e Cinto Euganeo, facenti parte di unico istituto comprensivo per un totale di 9 scuole, poteva essere la scuola-simbolo da raccontare? Il MeRa intervista il preside di Vo’ e inoltre una collaboratrice scolastica  di Monselice e un autista di scuolabus del veneziano.

Sostenibilità ed ecologia sono l’altro grande tema del nuovo numero del MeRa, che si ispira alla 16° Giornata Nazionale per la Custodia del Creato del primo settembre.

C’è un orologio strano che invece di segnare le ore segna quanto tempo manca al Pianeta prima di entrare in un “lockdown” climatico, compromettendo definitivamente la vita di piante, animali ed esseri umani: 6 anni e mezzo. È “l’orologio del clima” che fa il conto alla rovescia con questo termine (il cosiddetto “carbon budget”) e soprattutto per invertire le sue lancette. Giulia Cananzi in “Ritorno al futuro” intervista Martina Comparelli, una dei portavoce nazionali dei Fridays for Future, il movimento mondiale nato dalla protesta dell’attivista svedese Greta Thunberg.

La rubrica Cose nostre di fra Fabio Scarsato, l’ultima del ciclo “Immagini, non parole – Allora che si fa?” racconta con l’infografica disegnata da Giuliano Dinon come invertire la rotta del cambiamento climatico: se noi siamo in buona parte la causa di inquinamento e distruzione della natura, con un po’ di impegno possiamo esserne anche la soluzione. Questione di PIL globale: il 2,5% del PIL mondiale è destinato alla difesa, la stessa cifra che servirebbe a convertire il sistema energetico globale in modo sostenibile.

In “Un continuo movimento” fra Massimiliano Patassini descrive come nei momenti difficili emerge uno dei tratti più belli e fondamentali dell’umanità: la solidarietà. Le calamità naturali, come uragani, terremoti, eruzioni vulcaniche, che stanno colpendo varie parti del nostro pianeta anche in questi giorni, chiedono non soltanto a noi di imparare a rispettare i ritmi della natura, ma anche di mettere a frutto la nostra umanità, che emerge più forte in queste occasioni: la solidarietà, la mano tesa del soccorritore, l’accoglienza verso chi ha perso tutto, il prendersi cura dell’altro che da solo non può farcela a ripartire.

Scelte responsabili e rispetto dell’ambiente sono anche i temi del fumetto “Yasmina”. La protagonista sensibilizza compagni di scuola e amici proponendo concretamente cibi sani, locali, non impattanti dal punto di vista ecologico. Le stesse “parole d’ordine” che suggerisce al padre, licenziato da un fast food, per reinventarsi come cuoco “sostenibile”. Il fumetto di Mannaert, pubblicato sul MeRa da luglio su licenza della casa editrice francese Dargaud e tradotto da Luisa Varotto, sta accompagnando i lettori del Mera durante i mesi estivi.

Infine l’inchiesta di Davide Penello “Dov’è il tuo cuore?” invita a riflettere sull’uso dei soldi e dei beni materiali prendendo spunto dal miracolo di sant’Antonio del cuore dell’avaro. Il Santo non demonizzava la ricchezza, ma incoraggiava a trovare una relazione equilibrata e soprattutto a comprendere come valorizzare i talenti, quelli interiori, perché “la dov’è il tuo tesoro, c’è anche il tuo cuore”.

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