Messaggero novembre 2024

Tra memoria e speranza nel «Messaggero di sant’Antonio»

E ancora: la leggerezza del seme, l’80° della morte di p. Cortese, non vedenti lungo il Cammino di sant’Antonio, Metodo analogico per insegnare ai bambini, dossier batteri killer, la maglia terapeutica, l’uso consapevole dello smartphone secondo Reale

È dedicata a un momento «forte» per i cristiani, la copertina di novembre del «Messaggero di sant’Antonio» e il relativo reportage interno “Cimiteri, tra memoria e speranza” a cura di Sabina Fadel: la commemorazione dei defunti, del 2 novembre, con la tradizionale visita ai cimiteri, luoghi in cui fare memoria e rendere grazie per le tante persone che hanno camminato con noi, ma anche luogo di riflessione e di speranza per la nostra vita.

Una riflessione sulla propria vita è quanto invita a fare anche l’editoriale “La leggerezza del seme” del direttore, fra Massimiliano Patassini, che questo mese si occupa della frequente abitudine che colpisce tutti noi di lamentarci troppo oppure, al contrario, di farci andare, in modo superficiale, bene tutto, anche ciò che dovremmo cambiare. Esiste una terza via tra lamento e rassegnazione continui: è il mettersi in gioco con fiducia e speranza, un po’ come fa il seme che sceglie di «perdere» un po’ di se stesso per portare poi buoni frutti per sé e gli altri.

Sempre il direttore della rivista firma l’articolo “Padre Cortese, parola e carità” che ci ricorda, a ottant’anni esatti dalla morte, la figura del Venerabile padre Placido Cortese, frate conventuale della Basilica del Santo e direttore del «Messaggero di sant’Antonio», che nel novembre del 1944 diede la vita presso il bunker della Gestapo di piazza Oberdan a Trieste, torturato e ucciso per aver aiutato ebrei e dissidenti a fuggire.

“Lo sfidante cammino dei pellegrini non vedenti” di Alberto Friso racconta l’esperienza del cammino compiuto a piedi da un gruppo di giovani dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti da Camposampiero a Padova, nel santuario antoniano dell’Arcella, ripercorrendo l’ultimo cammino di sant’Antonio.

Nell’intervista “Apprendere è un volo d’ali” Giulia Cananzi dialoga con Camillo Bortolato, maestro e inventore del Metodo analogico, che ci guida nel modo di apprendere dei piccoli, spiegandoci perché spesso la scuola non è più in sintonia con il pensiero infantile.

Il dossier “I killer silenziosi” di Alessandro Bettero fa il punto sulla diffusione di Klebsiella, Proteus, Pseudomonas, solo alcuni dei batteri più insidiosi presenti nel nostro organismo e in ambienti che dovrebbero essere sterili, come ospedali e case di riposo. Che rischi corriamo?

“A tutta maglia!” è l’articolo di Luisa Santinello che guida i lettori alla riscoperta del lavoro a maglia e all’uncinetto, passatempi un tempo patrimonio unicamente di nonne e mamme, oggi rivalutati come esercizio di socialità e «terapia» per tutti (anche in campo oncologico).

Tra le rubriche mensili, da segnalare Scenari digitali curata da RobertoReale, intitolata a novembre “Smartphone delle mie brame”, che si occupa dell’uso e soprattutto dell’abuso delle nostre «tavolette magiche», di cui spesso dimentichiamo i rischi e quindi tutti i buoni motivi per coltivarne un uso consapevole.

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