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Bicchiere di Aleardino

Miracolo del bicchiere di AleardinoOpera n. 8 eseguita ad affresco da Girolamo Tessari detto "dal Santo" nell'anno 1511.

Descrizione: Miracolo del bicchiere di Aleardino, oggi conservato nella Cappella delle Reliquie della Pontificia Basilica antoniana in Padova.


Testo: Un cavaliere di Salvaterra, di nome Aleardino, fin dall’infanzia era stato irretito nell’eresia. Costui, dopo la morte del Santo, venne un giorno a Padova insieme con la moglie e la numerosa famiglia. Mentre se ne stava a tavola, discorreva con gli altri commensali sui miracoli che venivano largiti ai devoti fedeli per i meriti del beato Antonio. E mentre tutti affermavano che il beato Antonio era veramente un Santo di Dio, Aleardino, vuotato il bicchiere di vetro che teneva in mano, esclamò con aria di sfida: “Se colui che voi affermate esser Santo farà restare illeso questo bicchiere, io crederò che sia vero quello che vi sforzate di farmi credere a proposito di lui”. E dal luogo in cui sedeva a pranzare, lanciò contro terra una coppa; il vetro, mirabile a dirsi, sbattendo sulla pietra, resistette, e restò intatto, sotto gli occhi dei molti presenti in strada. Alla vista del miracolo il cavaliere, pentitosi, si lanciò a raccogliere il bicchiere illeso e lo portò con sé, narrando ai frati quanto era accaduto. Fatta poi la sua confessione e accettata con devozione la penitenza impostagli per i peccati, aderì con fedeltà a Cristo e ne predicò con ardente costanza i miracoli.