Bontà 45: bandito il tema del Premio nazionale della Bontà sant'Antonio di Padova

Sabato, 12 Gennaio 2019 16:58 Scritto da  Cristina Sartori

Il Tema dell'edizione:  Non è sufficiente non fare il male per sentirsi giusti: è necessario fare il bene e promuovere ogni bene nella società.

BANDITO IL 45° “PREMIO NAZIONALE DELLA BONTÀ SANT’ANTONIO DI PADOVA”:

IL TEMA DELL’EDIZIONE 2019: «NON È SUFFICIENTE NON FARE IL MALE PER SENTIRSI GIUSTI. È NECESSARIO FARE IL BENE E PROMUOVERE OGNI BENE NELLA SOCIETÀ».

Il Cappellano dell’Arciconfraternita padre ANDREA VAONA: «Il tema ispirato dal Papa, sempre attento alle inquietudini del mondo giovanile spesso affamato di futuro. Il dialogo con i giovani al Circo Massimo nell’agosto scorso è diventato motivo di riflessione e di ispirazione per l’edizione 2019 del Premio.»

Il Priore LEONARDO DI ASCENZO: «Di anno in anno i “buoni esempi adulti” che abbiamo premiato sono stati segni fecondi di solidarietà nei più giovani.»

COMUNICATO STAMPA

Padova, 10 gennaio 2019 

«NON È SUFFICIENTE NON FARE IL MALE PER SENTIRSI GIUSTI. È NECESSARIO FARE IL BENE E PROMUOVERE OGNI BENE NELLA SOCIETÀ». Anche per questa 45esima edizione è Papa Francesco ad ispirare il tema del Premio Nazionale della Bontà organizzato dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio. «Come Arciconfraternita che collabora con i francescani conventuali della Pontificia Basilica di S. Antonio di Padova – spiega il Cappellano della Arciconfraternita padre ANDREA VAONA Ofmconvsiamo sempre molto vicini agli insegnamenti e proposte di papa Francesco. Un Papa particolarmente attento alle inquietudini del mondo giovanile, sempre più spesso affamato di un futuro di cui le generazioni più adulte sembrano voler privare i più giovani. Per questo il dialogo di papa Francesco con i Giovani riuniti al Circo Massimo (11 agosto 2018) è stato motivo di riflessione, per scoprire anche la perla di saggezza proposta dal Papa che è diventata ispiratrice del tema del nostro Concorso 2019 del Premio della Bontà.»

Nato nel 1975 da una felice intuizione del Cappellano e del Priore dell’epoca dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, il Premio Nazionale della Bontà mantiene da allora ad oggi l’obiettivo di dimostrare quanto di “buono” vi sia nei giovani di ogni generazione. 

Si può tradurre in una esortazione ad agire per il bene del prossimo e della comunità in cui si vive? A non restare a guardare senza intervenire di fronte alle ingiustizie? «Indubbiamente – risponde padre Andrea Vaona -. È curioso notare come talvolta anche nel sacramento della riconciliazione sentiamo dire "Non ho fatto niente di male". Di sicuro è già molto, ma poi invitiamo a riflettere anche sul bene non fatto, sulle mancanze di testimonianza di carità che la quotidianità ci offre, le occasioni perse per dire e vivere il nostro essere cristiani con coraggio e convinzione... magari a costo di qualche piccola sofferenza o discriminazione.»

I destinatari sono gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado, che ogni anno sono chiamati ad esprimersi in concorso – attraverso la narrativa, il disegno e il multimediale, nuovo linguaggio di comunicazione delle generazioni –, su di un tema particolare, ricco di significato e di spunti di riflessione. 

Come svolgere il compito di guidare i giovani in questa direzione? Forse più che guidare è tempo di camminare insieme – prosegue il Cappellano dell’Arciconfraternita –, riconoscendo il grande entusiasmo e coinvolgimento che i più giovani sanno testimoniare quando vengono accesi da ideali belli e concreti; nello stesso tempo offrire tante occasioni di conoscenza delle vicende di coloro che furono giovani e nell'età adulta hanno concretizzato scelte significative e cristiane nel loro contesto sociale e religioso: non necessariamente "i santi" del calendario, ma tutti quelle figure anche molto semplici che costellano di bene le nostre società, quartieri, condomìni... scegliendo di fare il bene senza accontentarsi di non fare il male.»

Accanto ai partecipanti alla fase concorsuale, ogni anno l’Arciconfraternita si propone di individuare un protagonista che nella vita “adulta” abbia reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo. Nelle scorse edizioni grande emozione ha suscitato la storia della vincitrice, l’infermiera di Grosseto Nadia Ferrari, che ha chiesto e ottenuto l’affido del piccolo Mario, gravemente malato dalla nascita e abbandonato in ospedale, regalandogli due anni di amore e di cure; o il gesto di solidarietà compiuto dai dipendenti della Ditta BRENTA PCM di Molvena (VI) che hanno donato ad una loro collega l’equivalente a circa dieci mesi di ferie per consentirle di rimanere vicino alla bimba malata sino alla fine. Così come il gesto dell’attaccante del Chievo Calcio Riccardo Meggiorini che con coraggio ha difeso una sconosciuta da una aggressione.

Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Letizia Guglielmo che ha donato un rene all’amica Lara Martello, malata dal 1999 di insufficienza renale e dal 2010 in attesa di trapianto; e a Luciano Bonaria fondatore e titolare della SPEA di Volpiano (TO) che ha donato una doppia tredicesima a tutti i 500 dipendenti per ringraziarli di una ottima annata di profitto per l’azienda. 

«Il Premio ogni anno ci apre una finestra inattesa su un mondo fatto di persone buone e su ragazzi che guardano al futuro con speranza ed entusiasmo – commenta infine il Priore dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio LEONARDO DI ASCENZO -. E di anno in anno abbiamo sperimentato come i “buoni esempi” che abbiamo premiato siano stati fecondi nell’instillare nei più giovani quei sentimenti di solidarietà e vicinanza al Prossimo, concreta eredità di un buon insegnamento evangelico de nostro Patrono Sant’Antonio». 

Gli elaborati dovranno essere spediti alla Segreteria Organizzativa entro e non oltre il 21 aprile 2018.

Le cerimonie di consegna del Premio nazionale della Bontà di Sant’Antonio, si terranno a Padova nella serata di sabato 1 e nella mattina di domenica 2 giugno 2019.

Il Bando 

Tre le sezioni del premio: Narrativa, Disegno e Multimediale

Destinatari: tutti gli allievi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado di lingua italiana, ovunque residenti in Italia e nel Mondo.

Modalità di partecipazione: GRATUITA con invio di un elaborato narrativo/poetico individuale o di un disegno individuale o di un cortometraggio di durata massima di 3 minuti, quest’ultimo anche di gruppo.

Scadenza: 21 aprile 2019.

Tra i Premi per i concorrenti: Ospitalità alberghiera a Padova con l’intera famiglia per la cerimonia di premiazione. Medaglie del Santo Padre e Sigilli della Città di Padova per i primi classificati.

Premi per le scuole: Borse di studio con monte premi complessivo fino a circa € 3.000,00.

Cerimonia di Premiazione: sabato 1 e domenica 2 giugno 2019 a Padova. 

Bando/Regolamento integrale: scaricabile dal sito associativo www.arciconfraternitasantantonio.org

 

Per informazioni:

Arciconfraternita di S. Antonio di Padova – Il Priore Leonardo di Ascenzo, cell. 339.8414625.

Scoletta del Santo in P.zza del Santo, 11 – 35123 Padova; tel. 049.8755235; E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Per i Colleghi della Stampa:

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