Miracolo dell'avaro

Miracolo dell'avaroOpera n. 3 eseguita ad affresco da Francesco Vecellio nell'anno ca. 1511-12.

Descrizione: Il miracolo del cuore dell’avaro, rinvenuto nel forziere e non nel petto del defunto, ovvero  dove era rimasto per tutta la vita - Catechesi verso la Carità e l'abbandono delle cose di questo mondo, attribuito a Francesco Vecellio fratello del Tiziano (1511-12 c.).


Agiografia: In Toscana, …, si stavano celebrando con solennità, come succede in questi casi, le esequie di un ricchissimo. Al funerale era presente anche sant’Antonio il quale, scosso da un’ispirazione subitanea, dichiarò ad alta voce che quel morto non andava sepolto in luogo consacrato, bensì lungo le mura della città, come un cane. E ciò perché la sua anima era dannata all’inferno e quel cadavere era privo di cuore, secondo il detto del Signore riportato dal santo evangelista Luca: Dov’è il tuo tesoro, ivi è anche il tuo cuore. A questa intimazione, com’è naturale, tutti rimasero sconvolti ed ebbe luogo un eccitato scambio di pareri. Furono alfine chiamati dei chirurghi, che aprirono il petto alla salma; ma non vi trovarono il cuore. Esso, secondo la predizione del Santo, fu rinvenuto nella cassaforte, dov’era conservato il denaro.

 

 

Le opere della sala priorale