I luoghi dei Santuari

Sentiero "Vangelo e Carità"

Si tratta di un sentiero meditativo, realizzato nell'anno del Grande Giubileo del 2000, composto da alcuni gruppi scultorei in bronzo, rappresentanti i momenti più significativi della vita di Cristo predicati da sant'Antonio. Le opere sono state realizzate dalla scultore Romeo Sandrin e raffigurano nell'ordine, andando dal santuario della visione a quello del noce:

1. la visione, 2. il perdono, 3. l'Eucaristia, 4. la preghiera, 5. il transito, 6. i carismi.


Il Santuario della visione

Dopo la morte del Santo, gli abitanti di Camposampiero vollero custodire i luoghi santificati dalla presenza di Antonio. La chiesetta esistente, dedicata a San Giovanni Battista, ove il Santo aveva pregato, celebrato l'eucaristia e predicato, fu completamente rinnovata e ampliata nel 1437 per opera del C.te Gregorio Callegari di Camposampiero. Il nuovo e decoroso tempio fu meta di continui pellegrinaggi di devoti del Santo.

Ma nel 1769 il Senato veneto ordinava la soppressione di molti conventi, tra i quali anche quello di Camposampiero. Il complesso (chiesa, convento e campagna) ritornò ai vecchi discendenti della famiglia Camposampiero i quali non curarono la manutenzione della chiesa, che venne in gran parte demolita dal vandalismo francese nel 1798.

Dopo alterme vicende, il comune, divenuto proprietario nel 1854 degli oratori antoniani, ne curò la manutenzione. Il 17 ottobre 1895, richiamati dall'autorità e dal popolo, i Frati minori conventuali fecero ritorno riprendendo possesso dei luoghi antoniani.

La presenza dei frati ridiede vita ai Santuari. Progettato un nuovo tempio, il 26 dicembre 1906 si pose la prima pietra dell'attuale chiesa.

Il santuario conserva la "Cella della visione", che è il luogo più importante di tutto il complesso e il più caro ai devoti per l'avvenimento saprannaturale che il beato Antonio visse godendo della visione del bambino Gesù. La Cella è chiamata la "piccola Betlemme antoniana". Nell'ultimo e più completo restauro del 1995, si riportò il piccolo edificio allo stile del 1300. Incorporato nella chiesa e trasformata in cappellina, la celletta del convento primitivo, abitata da S. Antonio, conserva sotto vetro una grande tavola, ritenuta suo giaciglio notturno. Su di essa Andrea da Murano, nel 1486, dipinse l'inter figura del Santo in grandezza naturale con i simboli consueti del giglio e del libro. 


Il Santuario del noce

Al termine del sentiero "Vangelo e carità", proprio di fianco al monastero delle Clarisse (fondato nel 1967) sorge il piccolo Santuario del noce, voluto dal C.te Gregorio Callegari di Camposampiero nel 1432 sul luogo dove sorgeva l'albero del noce usato dal Santo come piccolo eremo di preghiera.

Ampliato in tre momenti successivi, è stato aarricchito nella seconda metà del secolo XV da un cilo di affreschi di Girolamo Tessari, detto dal Santo, che raffigurano i principali miracoli operati da sant'Antonio; domina l'abside, oggi coro delle monache Clarisse, una pala di Girolamo de Pitati (1533), raffiguarnte il Santo che predica dal noce.

Pubblicato in Camposampiero

Testi per un pellegrinaggio a Padova

L’opera si apre con una proposta di pellegrinaggio ai luoghi antoniani (Camposampiero, Arcella e Padova) con testi di preghiera e meditazione ma anche di approfondimento storico-artistico-culturale e si chiude, dopo i testi delle tradizionali funzioni antoniane, con le partiture per organo dei più noti canti devozionali.

Santuari antoniani di Camposampiero

Sito WEB ufficiale dei Santuari; visitalo cliccando sull'immagine.