Convegno antoniano nazionale

Poche volte il cielo che sovrasta la città di Padova è di colore azzurro e ancor meno sono i giorni in cui i raggi del sole possono riscaldare le antiche pietre della Basilica antoniana dopo aver attraversato un’aria tersa. Questa è stata la cornice gioiosa della grande processione che domenica 28 settembre 2008 ha visto percorrere da più di quaranta diverse confraternite antoniane ed amiche, con circa mille partecipanti che accompagnavano le Venerabili Reliquie di S. Antonio, le strade della nostra città.

Il Pellegrinaggio nazionale alla Basilica di S. Antonio in Padova delle Confraternite e dei Sodalizi laicali antoniani ed amici si è svolto nei giorni 26 – 27 e 28 settembre 2008 facendo seguito al precedente ed analogo convegno confraternale svoltosi nel 1996, come coda delle celebrazioni per l’ottavo centenario della nascita del Santo. Gli obiettivi che hanno ispirato le redazione del programma della manifestazione sono stati da un lato riunire il movimento antoniano laicale per offrire alcune direttive comuni di utilità nella vita quotidiana delle diverse associazioni, dall’altro la volontà di far conoscere alla città di Padova il mondo delle confraternite, facendo toccare con mano l’attualità della loro capacità propositiva ed organizzativa, ancora in grado di dare un contributo fresco alla vita della Chiesa. Così ispirati e come è giusto all’inizio di ogni pellegrinaggio, la tre giorni si è aperta con la preghiera ed in particolare con la recita del Santo Rosario meditato da S. Antonio, quando Confratelli, Consorelle e cittadini hanno percorso alle ore 21 i chiostri della Basilica antoniana, illuminati dai colorati flambeaux, che si alzavano verso il cielo ad ogni invocazione cantata: Ave, Ave, Ave Maria!

L’indomani, mentre numerosi collezionisti accorrevano per il primo dei due Annulli filatelici realizzati appositamente, si è svolto nella Sala dello Studio Teologico per laici un Convegno di Studio dal titolo “Attualità del movimento delle confraternite e loro spiritualità”, che ha coinvolto un considerevole numero di responsabili di confraternite (circa 150) in una giornata di approfondimento culturale che da un inquadramento di carattere storico sullo sviluppo delle confraternite magistralmente offerto dalla Professoressa Giuseppina De Sandre Gasparini dell’Università di Verona, passando per la presentazione dell’attuale organizzazione del movimento confraternale italiano presentata dal Dottor Francesco Antonetti – Presidente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia è giunta all’illustrazione delle pratiche devozionistiche antoniane a cura di P. Alessandro Ratti, o.f.m.conv. ed alla presentazione del primo sussidio per le confraternite antoniane presentato dal Priore dell’Arciconfraternita di S. Antonio il Dott. Leonardo Di Ascenzo. D’eccezione sono stati i due moderatori: per la sessione mattutina P. Danilo Salezze, o.f.m.conv. – Direttore Generale de Il Messaggero di S. Antonio mentre per la sessione pomeridiana P. Luciano Bertazzo, o.f.m.conv. – Direttore del Centro Studi Antoniani. Il convegno ha avuto un avvio festoso e chiassoso con i quattro tamburinari di Gangi (Palermo) vestiti con i loro abiti liturgici, che dal cuore del convegno sono partiti tambureggiando per annunciare nelle piazze e nelle strade del centro storico la festa che si stava preparando in onore di S. Antonio. Ad arricchire i contenuti della giornata di studio sono venuti anche una studiata introduzione del Delegato Pontificio per la Basilica S.E. Rev.ma Mons. Francesco Gioia sul pellegrinaggio ai santuari ed una conversazione con Mons. Marco Frisina sul tema “Comporre oggi musica liturgica e devozionale”.

Nella serata di sabato i portoni della Basilica si sono ancora una volta spalancati a Pellegrini e cittadini per uno straordinario momento di intrattenimento e preghiera corale. A far riempire la Basilica, in ogni ordine di posti, sono state le quasi novanta voci del Coro della Diocesi di Roma ed il suo direttore Mons. Marco Frisina, per la prima volta in concerto a Padova. I testi e le musiche dei brani proposti hanno consentito ai presenti di innalzare gli animi ripercorrendo i testi delle Sacre Scritture ma per molti anche di rivivere le emozioni della Giornata Mondiale della Gioventù del 2000.

Già dalle prime ore della domenica il sagrato della grande Basilica di S. Giustina, che conserva le spoglie mortali di S. Luca Evangelista ed affaccia sulla stupenda piazza del Prato della Valle, ha cominciato a riempirsi con i diversi colori degli abiti corali delle confraternite giunte dalle Regioni d’Italia. Alle ore 10, con il canto antoniano O dei Miracoli, suonato dai complessi bandistici di S. Maria di Sala e di Campodarsego, il P. Rettore della Basilica del Santo Enzo Maria Poiana, o.f.m.conv. ha dato avvio alla Processione con la tradizionale preghiera devozionale della Tredicina. Si è quindi snodato un lungo, ordinato, festoso ed orante corteo processionale che in più di un’ora di cammino ha ripercorso a ritroso le strade della processione cittadina del 13 giugno, giungendo, ancora preceduto dal suono dei tamburinari gangitani, sul sagrato della Basilica antoniana. Qui il P. Rettore, salito sulla loggia delle benedizioni della Scoletta del Santo – sede secolare dell’Arciconfraternita del Santo, ha impartito ai presenti la benedizione conclusiva del cammino processionale con la reliquia del dito di S. Antonio, prelevata da S. Bonaventura da Bagnoregio in occasione della prima ricognizione canonica del corpo di S. Antonio nel 1263.

La tre giorni ha avuto la sua conclusione culminando nel sacrificio eucaristico della Santa Messa domenicale, che in una Basilica colma come solo accade nei momenti più importanti dell’anno liturgico, è stata presieduta dal Vescovo Mons. Fernando Mason, o.f.m.conv. con l’animazione del Coro della Diocesi di Roma. Il clima fraterno che si percepiva ha offerto momenti di commozione vera ai presenti, che hanno lasciato la città di Padova con il tradizionale Gesto del Pellegrino: quel toccare con mano la pietra tombale di S. Antonio, in un vero e proprio atto di fiducioso affidamento alla sua potente intercessione.

Il bilancio dell’evento è stato veramente soddisfacente sia per la numerosità della partecipazione dei gruppi antoniani, sia per la partecipazione di altri gruppi amici, sia quanto ai messaggi trasmessi nell’ambito del convegno di studio e sia come primo
reincontro della Chiesa triveneta con il movimento confraternale. Il Patrocinio della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, del resto, ha voluto proprio porre sotto la protezione del Santo di Padova la rinascita delle confraternite in molte parti del nord d’Italia analogamente a quanto avvenuto e sta avvenendo nel centro e nel sud, soprattutto dopo la costituzione della Confederazione da parte della Conferenza Episcopale Italiana.

La già ricca proposta spirituale e culturale del Pellegrinaggio è stata infine completata da due annulli filatelici, da un’elegante cartolina votiva e dalla coniazione di una nuova medaglia, indossabile su giacche e cappe, che sarà proposta anche nel futuro come Medaglia del Pellegrino al Santo di Padova.


Logo dell'evento, annulli postali, medaglia del pellegrino, cartolina votiva

Nella forma raccolta dell’ovale (forma che si ritrova frequentemente nella simbologia cristiana come espressione di vita, resurrezione e perfezione), sono inseriti in maniera sintetica gli elementi atti ad esprimere l’importanza della devozione a Sant’Antonio. Devozione che le varie confraternite, distinguibili dal loro abito di rito proprio, esprimono in modo tangibile attraverso il pellegrinaggio. L’importanza del Santo è accentuata dalla sua posizione centrale. La statua poggia su un basamento decorato con il simbolo della croce ghiandata e dal giglio. Lo sguardo va subito alla croce per poi salire alla statua del Santo che un arco a sesto acuto (il quale ha il suo riferimento nell’architettura della Basilica patavina) sottolinea e in parte racchiude.

Nel contempo, attraverso le figure stilizzate raccolte attorno al Santo, che sfumano in lontananza, si dà il senso della moltitudine stretta in un ideale abbraccio, in un senso di fratellanza e di appartenenza, ma anche l’espressione di un sentimento comune che porta ad affidarsi alla protezione di Sant’Antonio che regge il Bambino benedicente.

Il logo è stato riprodotto su una nuova MEDAGLIA del PELLEGRINO, indossabile appuntata su giacche e cappe ed è stato anche trasformato in ANNULLO POSTALE per il giorno 27 settembre 2008.

Per l'occasione è stata realizzata anche una nuova immagine di S. Antonio con il Bambino che è stata riprodotta in una CARTOLINA VOTIVA ed è stata trasformata in ANNULLO POSTALE per il 28 settembre 2008.

Le cartoline con i francobolli antoniani del centenario e gli annulli del 2008 sono ancora disponibili a richiesta con un'offerta indicativa di € 10,00 a pezzo, comprensive delle spese di spedizione.

L'Autrice: Maria Stella Ferrara opera in campo artistico come grafica, illustratrice e autrice di fumetti. Inoltre è giornalista e scrittrice. Ha insegnato materie artistiche. Collabora con “Il messaggero dei ragazzi” che ha pubblicato una raccolta delle sue “strisce” in un volume intitolato “Camilla e le stagioni”, ed. Messaggero. Vive ed opera nella città di Padova.


 

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