Il ministro indosserà sull’abito proprio la cotta e la stola bianca.
V. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
V. La tradizione di benedire il pane in onore di S. Antonio e di distribuirlo poi in cambio di libere offerte da devolvere alle opere caritative affonda la propria origine in un evento miracoloso attribuito al Santo e narrato dalla Rigaldina.
L. Un bimbo di venti mesi, di nome Tomasino, i cui genitori avevano l’abitazione vicino alla chiesa del beato Antonio, in Padova, fu lasciato incautamente da sua madre accanto a un recipiente pieno d’acqua. Allorché quella donna fece ritorno a casa, vedendo emergere i piedi del bambino da quel mastello, vi si precipitò, e vide che la testa del figlio stava all’ingiù, nel fondo del recipiente, mentre i piedi si levavano sopra. Urlando trasse fuori il piccino, ormai rigido e morto. Piangendo e lamentandosi ad alta voce, mise sossopra tutto il vicinato. Numerose persone accorsero sul posto, compresi alcuni frati in compagnia degli operai che lavoravano a certe riparazioni nella chiesa di sant’Antonio. Avendo constatato che il piccolo era sicuramente morto, ebbero compassione della sofferenza e delle lacrime della madre. Costei però, ricorrendo alla intercessione del beato Antonio, si mise ad implorarne l’aiuto; e fece voto di distribuire ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del bimbo, se il beato Antonio lo avesse risuscitato. Passato un po’ di tempo, il bambino risorse e fu ridato vivo a sua madre.
V. Il Signore sia con Voi.
R. E con il tuo spirito.
V. Signore Gesù Cristo, degnati di benedire † questo pane come hai benedetto i cinque pani nel deserto e concedi a quanti se ne ciberanno con fede, di ottenere, per intercessione di sant’Antonio, soccorritore dei poveri, di essere sempre fortificati dal tuo aiuto.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Il Celebrante aspergerà il pane con l’acqua benedetta.